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La decorazione delle pareti di una casa richiede molta attenzione e cura nei dettagli. Spesso non è facile decidere quale scegliere, anche se orientarsi su una soluzione più classica si rivela sempre un’ottima idea.

Non sempre una parete bianca soddisfa le proprie esigenze, o da valore ad un ambiente. Ci sono dei casi in cui una parete colorata o con un effetto particolare si adattano molto di più e riescono a dare più senso a tutto il complesso.

È il caso delle pareti decorate con il marmorino veneziano, una tecnica molto in voga nelle case contemporanee, ma che ha origini piuttosto antiche.

Se decidete di utilizzarla per la vostra abitazione, dovete anche essere ben consapevoli come si fa, quali ingredienti usare affinché il lavoro venga eseguito ad opera d’arte

Origini del marmorino

Il Marmorino è conosciuto anche come Stucco Veneziano, questo perché venne maggiormente utilizzato in questa regione.
Bisogna considerare che il marmorino veneziano ha origini molto antiche, che risalgono già a 5000 anni fa e che provengono dall’Iran. Nel corso dei secoli venne trapiantato a Venezia ed è tutt’ora tramandato di generazione in generazione secondo l’antica ricetta.
L’effetto che il marmorino veneziano produce è un bellissimo alternarsi di chiaroscuri che danno vita a dei chiari di luce molto accentuati, ed un’effetto visivo che somiglia molto a quello del vero marmo.

Realizzare il marmorino è un lavoro piuttosto laborioso e complicato, ma che con un po’ di pratica e i giusti materiali può anche essere eseguito da soli. Vediamo quindi come procedere.

Intonacatura e Rasatura della parete

Prima di eseguire il lavoro è necessario quindi procurarsi i materiali per poter comporre l’impasto. Serviranno del primer appena quarzato, il marmorino, delle spatole, del colorante, il rullo e i pennelli.
Essendo il marmorino un materiale a base di calce, può essere applicato anche alle pareti esterne della casa, resistendo molto bene alle intemperie, all’umidità e al freddo.

A questo punto si procede innanzitutto preparando la parete su cui andrà applicato il marmorino, applicando il primer per far si che gli strati che andremo ad applicare abbiano una presa migliore.

Una volta asciutto il primer (solitamente dopo 2-4 ore) possiamo procedere alla stesura della prima mano di intonaco grezzo. È importante che questo sia costituito da una grana fine, nel caso contrario è necessario applicare uno strato di rasatura, per ottimizzare la stesura del marmorino.

Ci vorranno all’incirca 4 ore prima che asciughi completamente, passate le quali si può procedere con la seconda mano di stuccatura, utilizzando le spatole con e senza manico, avendo cura di riempire tutte le zone, anche quelle più difficili da raggiungere.
Non è importante che il lavoro fino a qui descritto sia perfetto, perché la parte migliore e più creativa arriva ora.
La superficie risulterà quindi abbastanza ruvida da permettere la presa dell’ultimo strato di finitura, bisognerà quindi inumidarla un po’ prima di procedere.

Finitura e lisciatura della parete

La parte finale e più rifinita del lavoro consiste nel rasare la superficie con una spatola americana, di dimensioni ridotte in modo da agire in maniera più dettagliata e precisa, stendendo il marmorino.

Sarà necessario esercitare una leggera pressione mentre si stende lo stucco, agendo piano per volta per realizzare il lavoro al meglio.
Infine, una volta che si sarà asciugato anche questo strato, si dovrà passare una cera protettiva a base di sapone di marsiglia e strofinare con un panno, questo renderà la superficie lucida mettendo in evidenza le scaglie metalliche all’interno del prodotto, che gli conferiscono un’aspetto minerale tipico della vera pietra marmorea, ed allo stesso tempo lo rendono anche più resistente all’acqua.

 

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